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6 dicembre 2017

INTERVISTA - Chiara Casalini e Scarlet

Nuova autrice sul blog: Chiara Casalini.

Nata il 7 Agosto del 1977 a Legnago (VR), fin da piccola ha sempre amato comunicare, nonostante un’innata timidezza, iniziando così a scrivere i suoi pensieri sui diari di scuola. Intraprende gli studi classici animata dalla passione per la letteratura e le materie umanistiche; il suo spirito libero ed eclettico la porta successivamente a sondare la vocazione artistica attraverso i nuovi studi intrapresi presso l’Istituto d’Arte di Castelmassa (RO). Esprime poi la propria natura creativa lavorando come grafica e fondando una band metal di cui diviene voce e songwriter, i Wild Angel, scrivendo per quest’ultima una storia, sviluppata attraverso i testi di 8 canzoni, che diventerà il concept stesso del gruppo: The Wild Angel. L’avventura musicale iniziata nel 1998, si conclude nel 2013 e da lì torna dedicarsi con maggior forza e passione alla scrittura.


Benvenuta su Peccati di Penna Chiara Casalini! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Ho iniziato a scrivere le prime storie alle superiori, che poi sono divenute poesie o testi di canzoni. Come romanzi, però , solo nel 2011 e un po’ per gioco: avevo iniziato una nuova campagna in un gioco di ruolo e dal background del mio personaggio sono nate un sacco di idee, così , spronata dal master, mi sono lanciata. Ho scoperto quanto mi piacesse e non ho più smesso.

Qual è stato il tuo primo testo?
Il primo libro è un romanzo breve, “Scarlet – Morire per vivere”, ed è una sorta di diario post-mortem scritto appunto da Scarlet, nell’anno successivo alla sua trasformazione, nel quale fissa i suoi ricordi più importanti, quelli che hanno segnato la sua vita da umana e che, in qualche modo, l’hanno condotta a compiere la scelta di abbracciare l’eternità dei Vampiri.

Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Io amo il fantasy in tutte le sue declinazioni, tuttavia mi riesce più semplice scrivere il contemporaneo, soprattutto con toni dark. Il genere per me più ostico è invece il romance, sto provando a leggerne qualcuno, ma non riescono a coinvolgermi e proprio per questo ho comunque provato a scriverne uno, che ora è in cerca di editore, per capire le difficoltà del genere e vedere se, con un’impronta del tutto personale, sarei riuscita a creare un prodotto in grado di soddisfarmi.

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Mi sono lanciata nella più completa ignoranza, inviando il manoscritto a case editrici che avevo trovato in internet. Durante i classici mesi di attesa, scoprii che un mio contatto Facebook lavorava proprio per una piccola CE, così le chiesi qualche consiglio e lei si prestò a leggere il libro. Dopo qualche giorno mi scrisse che lo aveva presentato al suo capo e che stavano preparando il contratto da presentarmi. Credo di essere stata fortunata e non smetterò mai di ringraziare Emanuela, seppur l’esperienza con Loquendo non sia stata delle migliori, mi ha insegnato molto e, a prescindere, sono stati i primi a credere in me.

Come è nata l’idea di “Scarlet – Morire per vivere”? Cosa ti ha ispirato?
Come dicevo prima, l’idea è nata da un gioco di ruolo a cui ho associato la mia passione per l’esoterismo. Inoltre era un periodo particolare della mia vita, dove mi ritrovai a tirare le somme in tanti contesti, infatti la storia di Scarlet presenta il tema della ciclicità e delle scelte, della perdita non solo di affetti, ma di se stessi, con la successiva ricerca della propria strada, per questo nel booktrailer del secondo volume, “Scacco al re”, scrivo che la Strega ritrova se stessa.

Quanto c’è di te in questo testo?

In tutta la trilogia ci sono pezzetti di me, di ciò che amo, come le emozioni, la passionalità, la magia, ma anche di ciò che non sopporto come gli intrighi e le menzogne.

Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Con i primi due libri di Scarlet no, con il terzo, “L’Ultima sfida”, e con quello che pubblicherà l’anno prossimo Astro Edizioni, sì. L’ho affrontato accantonando il libro e scrivendo altro, infatti “Scacco al re” lo scrissi in pausa da quello che uscirà a Maggio. “L’Ultima sfida”, invece, ha atteso 4 anni, in parte perché avvilita da come si era conclusa l’esperienza con Loquendo Editrice che aveva chiuso, in parte perché mi mancavano lo spunto e alcune informazioni per gestire il grande cattivo della storia, Joshua. Un amico virtuale, Francesco, mi fornì il materiale l’anno scorso e, riflettendoci su un po’, l’ispirazione trovò la quadratura del cerchio, così ripresi a scrivere a Ottobre 2016, approfittando dei miei problemi di salute e trovando anche supporto nello stesso scrivere per non abbattermi.

Cosa vuoi comunicare con la trilogia di Scarlet?
L’importanza delle emozioni, del viverle, della responsabilità delle proprie scelte come del lottare per ciò in cui si crede, senza smettere di sognare.

Cosa pensi del Self-Publishing?
È una grande risorsa e, se ben fatto, può fornire prodotti di qualità, diventando editori di se stessi, però questo implica essere disposti a investire come fa un editore, tanto per l’editing che per la grafica. Inoltre la promozione è tutta sulle tue spalle e si concentra sul web, il che richiede tempo, impegno e pazienza, nonché sviluppare qualche nozione di marketing per la pianificazione di eventuali campagne pubblicitarie.
Il self-publishing mal fatto, invece, è deleterio sia per il lettore che per gli autori che lo fanno in modo serio, poiché presenta prodotti scadenti, facendo passare l’idea che chiunque non trovi una casa editrice ripieghi sulla soluzione più “semplice” e che gli autori self non sappiano scrivere.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Mi attende l’editing con Astro Edizioni e dopo l’uscita a Maggio sarò impegnata nella promozione con fiere, firma-copie, ecc. Ciononostante ho già diverse altre storie in cantiere, per cui se riesco vorrei terminare “Ultra signa” entro la prossima estate, una sorta di dark fantasy distopico, per poi proseguire con una delle altre: diciamo che mi sono data una scadenza annuale per finire ogni storia, onde evitare di perdermi o di battere la fiacca!

Grazie a Chiara per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!

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